Archive for ottobre 2013

di Marco Della Luna
EN LETTA


L’Italia sta andando per la giusta via – dice Obama – ma giusta… per chi?
Quando si vuole fare uscire tutto il sangue da un animale prima di ucciderlo, non gli si taglia l’arteria carotide, cioè la mandata del sangue al cervello, perché così morirebbe subito, il cuore si fermerebbe e il sangue non uscirebbe più. Gli si taglia invece la vena giugulare, ossia il ritorno del sangue dal cervello al cuore, in modo che il suo cuore continuerà a pulsare mandando sangue al cervello fino a che il sangue non sarà uscito tutto. E’ su questo principio, che funzionano il metodo ebraico detto kosher e quello islamico detto halal. E anche quello di Dracula, suppongo.
Ed è così che funziona la politica economica italiana, al servizio di interessi stranieri, da qualche decennio a questa parte: svuotare il Paese di tutta la sua linfa, ma lentamente, in modo che non “muoia”, ossia che non tracolli, interrompendo il deflusso; e che non soffra troppo, arrivando a ribellarsi. All’avvio dell’Euro, qualche anno di bassi tassi per la finanza pubblica, per gonfiare fabbisogno strutturale e debito, poi, di colpo, austerità e tassi alti (spread), per creare l’emergenza, imporre il presidenzialismo de facto e la “sospensione della democrazia” a tempo indeterminato.
Ma già con la riforma monetaria del 1981-83 e col Trattato di Maastricht era stata scardinata, senza tanti problemi di legalità e di osservanza delle forme, la prima parte della Costituzione, i principi fondamentali, iniziando dalla sovranità nazionale e dal primato del lavoro. Una volta fatto questo, tutto il resto è stato in discesa: un completamento, una conseguenza, un dovere…
Svuotare il paese delle sue industrie pregiate, dei suoi capitali, dei suoi cervelli scientifici, tecnici e imprenditoriali, della sua capacità di formazione e ricerca. In favore della finanza apolide e del suo feudatario-kapò europeo, ossia la Germania, che, grazie a questa alleanza, sta oggi apparentemente riuscendo nel suo obiettivo storico di sottomettere tutta l’Europa, denn heute gehoert uns Euro und morgen die ganze Welt.Vedremo…
I numeri e i grafici confermano ormai senza ombra di dubbio che ciò è quanto avvenuto e sta avvenendo, soprattutto nel confronto tra Germania e Italia: pil, occupazione, flussi di capitale, investimenti, quote di mercato internazionale, qualità della scuola, prospettive per i giovani e per i pensionati… chi ha guadagnato e chi ha perso è un fatto, un fatto visibile. Le industrie e le banche italiane di pregio sono oramai quasi tutte in mano di capitalisti stranieri, primariamente tedeschi e francesi, così come molte aziende di servizi pubblici essenziali.
Blocco dei cambi, veto delle protezioni doganali, privatizzazione della gestione delle banche centrali, politiche di tagli e tasse: queste mosse hanno prodotto e continuano a produrre esattamente i risultati opposti a quelli promessi e per cui erano stati imposti, e come reazione a tali risultati quei medesimi principi vengono ora imposti con ancor maggiore assolutezza e irreversibilità. Il che dimostra che il vero fine per cui sono stati concepiti e imposti è molto diverso da quello dichiarato, probabilmente opposto, ossia di creare disperazione, paura, miseria, distruzione, la fine delle democrazie parlamentari, della responsabilità dei governanti verso i governati, della possibilità di un’opposizione e persino di un dissenso culturale, scientifico, giuridico.
Persino il FMI ha riconosciuto che, su 167 paesi che hanno applicato misure di risanamento e rilancio economici basati sulla c.d. Austerità (tagli e tasse), nessuno si è risanato e rilanciato, ma tutti sono peggiorati, soprattutto in quanto al pil e al rapporto debito pubblico/pil. Grecia, Spagna, Italia confermano questa regola empirica.
In Italia, già si era visto che l’aumento dell’iva dal 20 al 21% fatto da Monti aveva prodotto, come previsto, non un aumento, bensì un calo del gettito iva, poiché aveva scoraggiato i consumi, la domanda aggregata, svolgendo quindi un effetto recessivo. Ebbene, il governo Letta, col pretesto di dover aumentare il gettito iva per non sforare il tetto del 3% del deficit pubblico, la ha ulteriormente alzata al 22%. Così produrrà un’ulteriore contrazione del gettito, della domanda aggregata, del pil. Il che è quello che vuole, quello per cui è stato voluto, così come il governo Monti.
MACELLO
I vent’anni di stagnazione e declino e delocalizzazioni ed emigrazioni, senza capacità di recupero, di questo Paese, nonostante i diversi cambi di maggioranze parlamentari e di inquilini del Quirinale, sono un aspetto di questo processo di lungo termine. Vent’anni inaugurati dal Britannia Party e da Mani Pulite.
A questo sono serviti l’architettura dell’UE, del mercato comune, dei parametri di convergenza, e soprattutto di quel sistema di blocco dei naturali aggiustamenti dei cambi monetari noto come Euro. A questo piano hanno lavorato molti governi e gli ultimi capi dello Stato. Ne ho parlato ampiamente nei miei ultimi tre saggi: Cimit€uro, Traditori al Governo, I Signori della Catastrofe (Arianna-Macro Edizioni).
E chi ha cooperato ad esso, non ha mai avuto problemi giudiziari e, se ne aveva, gli sono stati risolti. E sì che, con la faccenda del Britannia Party, e la successiva campagna di svendita di assets pubblici, vi era ben di che… altro che Ruby e diritti Mediaset! Qualche magistrato coraggioso, invero, ci provò, ma suoi colleghi più grossi lo dissuasero presto.
Però sospendete il giudizio morale e politico sugli attori di questo processo, almeno fino alla fine di questo articolo.
La legge finanziaria o di stabilità proposta da Letta per il 2014 e vigorosamente difesa da Napolitano è una legge halal, o kosher, se preferite: policy del dissanguamento lento e pacifico in favore dei Paesi e dei capitali dominanti. Si basa sui due pilastri della politica italiani degli ultimi decenni:
-mantenere la struttura di potere e consenso autoctona italiana, basata su una spesa pubblica clientelare spartitoria, ampiamente improduttiva e parassitaria, indispensabile per consentire alla casta di “mangiare” in proprio e di “foraggiare” i propri consensi e sostegni elettorali, affaristici e istituzionali; infatti la nuova legge finanziaria non rilancia i grandi investimenti, non riduce se non derisoriamente la pressione fiscale, non taglia minimamente le spese parassitarie, non attua minimamente i costi standard, mentre predispone clausole di salvaguardia che aumenteranno le tasse se il gettito fiscale e i risparmi previsti saranno insufficienti;
-mantenere il Paese nella sua condizione di sottomissione alla volontà e agli interessi della grande finanza apolide e del capitalismo imperialista di Berlino – volontà e interessi incarnati nella Commissione Europea, nel Consiglio Europeo, nella BCE, nel FMI; infatti non prevede alcun termine minimo di equità e alcuna indispensabile correzione dell’Eurosistema, che la Germania, la BCE e la UE debbano rispettare come condizione per la permanenza dell’Italia nell’Eurosistema stesso.
Questi due pilastri sono una sorta di patto: tu, casta italiana, aiutaci a estrarre tutto quello che c’è di buono per noi in Italia, e ad annientare la sua capacità di competere con me sui mercati; in cambio, noi ti lasceremo continuare a mangiare come sei abituata sulle spalle della cosa pubblica, dei lavoratori, dei risparmiatori – ma non troppo rapidamente e voracemente, altrimenti il Paese collassa o insorge, e ciò disturberebbe l’esecuzione del nostro piano. Naturalmente questa operazione deve apparire all’opinione pubblica come perfettamente legittima e democratica, perciò bisogna che tu, casta, metta insieme governi con ampie maggioranze parlamentari. Al resto, provvediamo noi. E non mettetevi strane idee: non vi sono alternative.
Già un quarantennio fa l’economista Nikolas Kaldor aveva anticipato che il risultato di un’unione monetaria europea, ossia del blocco degli aggiustamenti naturali dei cambi tra le valute europee, sarebbe stato di aumentare il vantaggio competitivo, ossia il plus di efficienza, dei paesi europei già più efficienti, a danno di quelli meno efficienti, facendo defluire industrie e capitali e lavoratori qualificati dai meno efficienti ai più efficienti. Un ventennio fa ribadivano questa previsione altri economisti famosi, come Paul Krugman e Wynne Godley. Tutti quelli che hanno architettato l’Euro, sapevano bene su che scogli era diretta la nave, molto meglio di quanto lo sapesse Schettino. Ma il loro scopo era appunto quello di far naufragare la nave.
Le previsioni si sono avverate e continuano ad avverarsi in modo conclamato e sempre più violento da almeno sette anni, ma non è stato introdotto alcun correttivo (ad es., un fisco federale tipo USA che compensi i deflussi e gli squilibri tra aree forti e aree deboli); al contrario, sono state inasprite le misure di squilibramento e sopraffazione; e dove qualche statista ha protestato o parlato di referendum sull’Euro – Berlusconi e Papandreou – è stato sostituito dalla Merkel.
En passant: la sostituzione di Berlusconi, l’appoggio alle politiche distruttive di Monti e alla finanziaria halal di Letta confermano la mia vecchia tesi che, dall’ordinamento internazionale vigente, il Quirinale, volente o nolente, viene usato come un organo di trasmissione alla politica italiana della volontà delle Potenze che dominano questo Paese. Per questo la sua immagine viene tanto esaltata e sacralizzata dai mass media: deve restare al di sopra di ogni sospetto, e soprattutto di quel sospetto. Siamo in una repubblica presidenziale… o pontificale?
L’Euro era quindi, sin dall’inizio, sin dal suo progetto – che molto deve anche ad architetti anche italiani – concepito per macellare l’Italia e altri paesi deboli in favore di Germania e altri paesi forti. Nel Newspeak, o Neolingua, dell’orwelliano 1984, si legge che “guerra” è “pace”, e il Ministero della Verità è quello dove le notizie e i documenti scritti del passato vengono modificati per confermare le previsioni e le dottrine del Partito. Analogamente, nella Neolingua comunitaria “sopraffazione” si dice “solidarietà” e “demolizione” si dice “risanamento” e la pratica dello svuotamento economico per via valutaria viene chiamata “misure di convergenza”.
La Francia, e, ancor più, il Regno Unito, vedono l’avanzata nei consensi elettorali di movimenti politici che partono dalla constatazione dei reali effetti dell’Euro, di Maastricht, di Lisbona, della burocrazia comunitaria; e che si propongono di porvi fine nell’interesse nazionale. Si tratta però di due paesi che, all’opposto dell’Italia, hanno conservato buona parte della loro sovranità nazionale, che hanno una classe politica e amministrativa abbastanza efficiente e non solo ladra, che hanno una identità nazionale radicata nella popolazione, e che soprattutto non sono composti da aree con bisogni divergenti in fatto di politiche economiche, finanziarie e monetarie (mi riferisco al Settentrione e al Meridione). Quindi non è probabile che in Italia possa aversi qualcosa di simile. Anzi, l’Italia si trova nella condizione di protettorato in cui è proprio perché è nata come entità politica messa insieme artificialmente, per volontà straniera, mediante conquiste militari, accozzando sistemi-paese e mentalità troppo diversi tra loro, che non si sono mai amalgamati.
Napolitano, che rimprovera ai critici del disegno di legge finanziaria  presentato da Letta di non tener conto dei vincoli internazionali cui l’Italia è sottoposta, sembra proprio alludere alla condizione di protettorato o di sovranità zero in cui l’Italia si ritrova, oggi molto più di prima che fosse unificata 150 anni fa, e con la quale è da immaturi e da irresponsabili non fare i conti. L’unica realistica alternativa è l’emigrazione, e Monti ha talvolta alluso a ciò.
In un paese ancora oggi inebriato da ideologismi, giustizialismi, moralismi e buonismi, Napolitano si conferma un realista e un saggio disincantato, uno che conosce gli ordinamenti sociali e internazionali per quello che sono, ossia strutture di rapporti di forza, in cui democrazia e legalità e pluralismo servono solo a produrre consenso al sistema. Poiché gli italiani sono in questa condizione, bisogna farli obbedire e agire anche contro il loro interesse, onde risparmiare loro un male peggiore. 
E bisogna evitare di divulgare inutilmente alla gente una consapevolezza che la renderebbe solo più infelice, più inquieta e più esposta alle violenze repressive destinate a seguire eventuali velleitari e impotenti tentativi di resistenza popolare.
Il messaggio opportuno e rassicurante da divulgare agli italiani, lo ha dettato il fiduciario dei grandi banchieri USA e del  Washington Consensus, Barack Obama, sorridendo compiaciuto a Letta in Tv: “Italy is going the right way”. 

fonte

eBook - I Signori della Catastrofe
Siamo guidati da incapaci, da speculatori o da una spietata regia oligarchica?

Finanziaria Letta, macellazione halal

Il lancio e il ritiro della lenza.
signoraggio si
Vi proponiamo questo video che spiega in modo molto elementare la truffa che siamo costretti a subire dai banchieri e i governi potenti del mondo. Inoltre capirete ciò che è stato attuato in Italia con il governo MONTI. E’ un modello che viene attuato in tutto il mondo per renderci schiavi, a vantaggio di di una Elite di persone che comandano il mondo, e i capi di governo quasi sempre ben consapevoli di ciò che sta succedendo…

Quante poche domande ci facciamo!?
Quando chiediamo un prestito ad una banca, cosa succede di fatto?

La truffa che siamo costretti a subire dai banchieri e i governi potenti del mondo-Video

I vaccini contengono:
alluminio, mercurio (thimerosal), piombo, arsenico, MF 59 (squalene), fenossietanolo, Glutaraldehyde, Phenol/phenoxyethanol (2-PE)=(anticongelante) – Tri(n)butylphosphate – Gentamicin solfato – Neomycin solfato (antibiotico) – Polymyxin B (antibiotico) – Gelatina animale – gomma lattice – solfato ammonico (sale) – beta propiolactione – Octoxynol 10 (anche conosciuto come Triton X-10) – Polisorbato 80 – Formaldeide (formalina), (MSG) – monossido di glutammato, nanotecnologie, metalli e minerali tossici in nanoparticelle, virus, cellule di feti abortiti, emoderivati di animali sospetti, lieviti modificati geneticamente di dna animali e batteri e dna virale , cellule animali/umane, materiale genetico e tessuti provenienti da uova di pollo, da reni di cani o di scimmie, cuore di vacca, uova di gallina/papera, sangue di maiale/cavallo/pecora, cervello di coniglio, porcellini sperimentali ( per la polio i reni e i testicoli delle scimmie, per la rosolia i reni dei conigli, per il tetano e la difterite il sangue dei cavalli, per la pertosse i topi, per il morbillo i cani i porcellini d’india e gli embrioni di pollo ), inoltre endotossine batteriche, tossine e microorganismi, proteine eterologhe; gli eccipienti contenuti nei vaccini sono: sodio cloruro, potassio cloruro, potassio fosfato monobasico, sodio fosfato dibasico diidrato, magnesio cloruro esaidrato, calcio cloruro diidrato, sodio citrato, acido citrico, acqua per preparazioni iniettabili.
I vaccini contengono, inoltre, tracce di residui di proteine di uova e di pollo, ovalbumina, kanamicina e neomicina solfato, formaldeide e cetiltrimetilammonio bromuro.
Tutto questo è contenuto sopratutto in quelli obbligatori, iniettati nel fragile corpo di un bambino di tre mesi, il cui sistema immunitario non è ancora formato, quali proprietà curative rivestono?
vac
Ci vogliono circa 6 mesi per poter preparare un vaccino da testare…I vaccini vengono preparati mediante diverse strategie. In alcuni casi il “germe della malattia” ossia il batterio e il virus eterologo (cioe’ estraneo al corpo, fatto di proteine di lipidi, contenete porzione di DNA del germe) viene introdotto nell’organismo già ucciso (con la formaldeide), quindi non più in grado di causare malattia ma ancora sufficiente a stimolare la produzione di anticorpi. In altri casi i batteri e i virus sono invece attenuati, ossia non uccisi ma modificati in modo da non essere più attivi. Con una serie di passaggi, passando i virus attraverso colture di tessuti animali parecchie volte, per ridurre la relativa potenzialita’ patogena. Per es. il vaccino del vaiolo è coltivato sulla pelle di vitelli e pecore, oppure occhi di coniglio; quello del tetano è ricavato da tessuti di cavallo; quello della rabbia da tessuti di cane, pecora, scimmia, coniglio, criceto, ratto, topo, uovo di gallina, uovo di anatra; quello della tubercolosi usa le arvicole o le mammelle di mucca; quello della poliomelite per mezzo di colture costituite da tessuti e cellule prelevati dai reni della scimmia verde africana; quello contro la rosolia usa reni di coniglio e cellule diploidi umane, ovvero tessuti sezionati di feti abortiti; il vaccino contro il morbillo usa tessuti di cani, reni di porcellini d’india, uova di quaglia giapponese, embrioni di pollo; il vaccino trivalente al morbillo, parotite e rosolia (MMR) viene preparato nell’embrione di pulcino; quello contro la pertosse è coltivato su tessuti di topo, oppure su muco tratto dalla gola di bambini infetti; quello antinfluenzale su embrioni di pollo; quello antidifterite su sangue putrefatto di cavallo; quello antitifo è ricavato da materia fecale decomposta di ammalati di tifo. Esempi di vaccini attenuati sono il vaccino Sabin contro la poliomielite e il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia. In alcuni casi, si utilizzano le sostanze tossiche prodotte dai microorganismi che vengono inattivate prima dell’introduzione nel nostro organismo, come nel caso del vaccino antitetanico e dell’antidifterico. A volte si utilizzano componenti della superficie dei virus o della capsula esterna dei batteri, come nel caso dell’Haemophilus influenzae b o del nuovo vaccino contro lo pneumococco. Infine, una nuova serie di vaccini prevede l’utilizzo di proteine sintetiche, ottenute in laboratorio e che simulano componenti dei virus, come è il caso dell’epatite B o della pertosse. Il vaccino contro l’epatite B, per esempio è composto da una proteina che si trova sulla superficie del virus che viene prodotto per sintesi usando la tecnica del DNA ricombinante (ingegneria genetica). Alle componenti batteriche e virali vengono aggiunti, nella composizione dei vaccini, diversi adiuvanti per favorirne l’efficacia, prevenirne la contaminazione da parte di altri agenti microbici e stimolare le difese immunitarie dell’organismo vaccinato. Adiuvanti nei vaccini Nei vaccini sono presenti anche piccolissime quantità di sostanze necessarie per prevenire contaminazioni batteriche, evitare la perdita di efficacia nel tempo o potenziare la risposta immunitaria. Una sorta di “turbo” immunologico. Gli adiuvanti utilizzati più frequentemente sono: Antibiotici: sono utilizzati per prevenire la crescita batterica nelle culture vaccinali. La neomicina è uno degli antibiotici più frequentemente utilizzati a tale scopo. Alluminio: sotto forma di sali di alluminio è utilizzato nei vaccini per aumentare la stimolazione immunitaria ed aumentare la produzione di anticorpi nei confronti della malattia. Formaldeide: è utilizzata per uccidere virus e batteri che possono trovarsi nelle colture usate per produrre vaccini. Monossido di glutammato (MSG): è utilizzato come stabilizzante in alcuni vaccini che in tal modo rimangono inalterati in situazioni quali cambiamenti di temperatura, umidità, ph ecc.. L’MSG viene utilizzato molto spesso nei cibi. Solfato: sotto forma di sodio metabisolfito è anch’esso uno stabilizzante. Si trova anche in alcuni cibi e bevande alcoliche. Thimerosal: è un conservante. Il thimerosal contiene mercurio è può trovarsi sotto forma di etilmercurio, acido tiosalicilico, idrossido di sodio ed etanolo. Si trova anche come conservante nei liquidi di pulizia delle lenti a contatto e negli spray orali. Ed altre sostanze ancora…
QUESTO È CIÒ CHE CIRCOLA NEL SANGUE DEI VOSTRI BAMBINI DAL MOMENTO IN CUI VENGONO VACCINATI!!!
“GRAZIE” ALLE VACCINAZIONI, E’ COMPARSA (E/O STA CRESCENDO IN MANIERA ESPONENZIALE PARALLELAMENTE ALLA LORO DIFFUSIONE) TUTTA UNA SERIE IMPRESSIONANTE DI PATOLOGIE CHE PRIMA NON ESISTEVANO O CHE ERANO
ASSOLUTAMENTE MARGINALI. PATOLOGIE CHE HANNO COME UNICO DENOMINATORE IL SISTEMA IMMUNITARIO.
IL SISTEMA IMMUNITARIO CHE IMPROVVISAMENTE ( QUASI “IMMOTIVATAMENTE ED INSPIEGABILMENTE”, STANDO ALLE “COMODE” TEORIE DELLA MEDICINA “UFFICIALE” ) INIZIA A FABBRICARE AUTOANTICORPI, OVVERO ANTICORPI DIRETTI CONTRO IL SUO STESSO ORGANISMO !!!
COME POTREBBERO LE CASE FARMACEUTICHE VENDERE MILIONI DI TONNELLATE DI FARMACI (A LORO VOLTA NOCIVI E INDUCENTI ALTRE PATOLOGIE) SE LA GENTE NON SI AMMALASSE ??? CROLLANDO LE PATOLOGIE (INDOTTE PIU’ SPESSO DI QUANTO SI IMMAGINI DA QUELLE STESSE VACCINAZIONI CHE DOVREBBERO PROTEGGERCI),
CROLLEREBBE QUANTOMENO IL MERCATO DI ANTIBIOTICI, CORTISONICI, ANTIPIRETICI E ANTIISTAMINICI.
Esavalente:
La copertura è sempre parziale e limitata nel tempo, i danni sono noti e variano per soggetto. L’esavalente contiene due vaccini NON obbligatori. I 4 vaccini obbligatori sono:
Il Tetano
La comunità non deve difendersi da questo contagio semplicemente perché non è una malattia contagiosa. Se il tetano non è un virus perché si continua ad usare un vaccino antivirale? Tra l’altro in Europa non è mai stata una malattia dei bambini, e non si può neppure sostenere che, vaccinando tutti, si impedisca la circolazione del bacillo che si riproduce nell’intestino dei ruminanti ed è presente anche nella polvere di casa. La malattia non è dunque sradicabile (non la si può far sparire). Anche prima della vaccinazione i casi erano qualche centinaio all’anno e, allora come oggi, si riferiscono quasi sempre ad anziani.
L’Epatite B
Delle quattro obbligatorie questa gode di molti studi pubblicati relativi alla sua pericolosità e nessun pediatra ha il coraggio di difenderne l’obbligo. Il totale delle epatiti (A,B,C eccetera) è “crollato” prima del vaccino, passando dai 54.000 casi di tutte le epatiti del ’69 ai 2.733 della sola B del ’94, (nel ’97 circa 2.000), benigni al 95%, cronici nel 4% e mortali solo nell’1%.
Sui bambini poi il vaccino è inutile perché gli anticorpi che produce durano due anni nei neonati e quattro negli adulti. Considerato che la malattia è degli adulti e comincia ad apparire timidamente a 15 anni, se ne conclude che farlo a 0 ed 11 anni è matematicamente inutile e può fare solo male.
Difterite
Anche in questo caso vaccinare tutti per una malattia che “non c’è” produce più effetti collaterali che prevenzione. Nei paesi in cui il vaccino viene poco o per niente usato, la malattia non è presente, mentre appare in paesi super vaccinati (come la Russia ) se c’è fame e freddo; inoltre non è sradicabile. Infine, se la vaccinazione di massa aveva un senso teorico nel 1939. Certamente non lo ha oggi, quando, ad esempio, sono disponibili antibiotici che possono agevolmente essere usati per gli sporadici casi che si presentassero.
Poliomielite
Anche qui le centinaia (e probabilmente migliaia) di casi di morte e di invalidità da polio nell’occidente avanzato, almeno negli ultimi 10 anni, sono per lo più dovuti alla vaccinazione. In Italia la malattia (normalmente benigna) stava naturalmente sparendo tra gli anni Venti e gli anni Trenta: i picchi di incidenza sono “stranamente” apparsi in concomitanza con l’introduzione degli obblighi dell’antivaiolosa (1934), dell’antidifterica (1939), con le prime antipol.

I vaccini. Cosa contengono.Come vengono preparati. Quali patologie hanno “creato”

OGNOME dei responsabili?


Forse è definitivamente finita l’era berlusconiana. Un ventennio nato al grido di un nuovo miracolo italiano con lo sfondo di una classe politica distrutta dal ciclone tangentopoli. L’Italia entrava così nella Seconda Repubblica, una nuova era dove tutto sarebbe andato meglio, dove al governo sarebbero state solo persone buone e giuste che con uno spirito da dopoguerra avrebbero rialzato questo paese.
Noi non crediamo tanto ai ventenni, ma ci sentiamo – però – che da allora nulla è cambiato… anzi.
Pasolini diceva che “Noi siamo un paese senza memoria, il che equivale a dire senza storia: l’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio televisivo, e tiene solo i suoi ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo con le sue contorsioni, le sue conversioni”. Una riflessione, questa, più che mai valida oggi in questa societá dell’informazione dove, con un semplice click in qualsiasi momento e da qualsiasi parte, siamo in grado di accedere a fonte quasi infinite di informazioni. Un vomitare di notizie, pareri, informazioni incontrollate (spesso di parte) che danno ad ognuno di noi la certezza di sapere. Un pret-a-porter del conoscere che non lascia più spazio alla riflessione, come un fast food ne lascia poco alla digestione tra un piatto e l’altro. Al termine del sanguinoso furore nazista che stravolse l’Europa, portando taluni oltre ogni limite di sadismo e cattiveria, le potenze vincitrici insediarono un tribunale speciale chiamato a giudicare i responsabili criminali di tanta violenza. Qualche storico ne parla ancora oggi come di una messinscena dove i destini erano giá stati stabiliti prima di iniziarlo. Fu però l’occasione di portare dinanzi all’opinione pubblica e alle vittime di tali atrocitá, i volti di coloro che li perpetrarono.
Fortunatamente, oggi, qui nel belpaese non abbiamo da fare i conti con tali barbarie, ma forse se davvero stiamo entrando in una Terza Repubblica è forse il caso che davvero e umilmente ci fermiamo a guardare quanto di sbagliato è stato fatto nel nostro passato prossimo, affrontare di viso i responsabili di tanto sfacelo, dargli nome e cognome e condannarli molto più lievemente all’oblio politico. Una volta per tutte e senza ringraziamento alcuno. I benpensanti ci diranno che così si svuoterá il Paese, ma forse il detto “pochi ma buoni” avrebbe realtá di esistere.
Giá l’italiano è un tipo strano, unico. Capace comunque di passare indenne ad ogni stagione. Da destra a sinistra, dal centro al movimentismo stellato salvo rincorerre il potente di turno a chieder favori. Lui, cittadino tutto d’un pezzo.
Manettaro con Di Pietro, moderato con Silvio, populista con Grillo…insomma tutto.
Arthur Schopenhauer, filosofo,  metteva in guardia quelli con la memoria corta: “Un popolo che non conosce la propria storia è limitato al presente dell’attuale generazione: perciò non comprende se stesso e il proprio presente; perché non può rapportarlo al passato e spiegarlo in base a quello; né tanto meno può anticipare il futuro. Solo mediante la storia un popolo diviene pienamente consapevole di sé stesso (…)”.
Ecco il nostro rischio: le nuove generazioni digiune del passato recente in una societá pseudoinformata come la presente.
Ecco la necessitá di una nostra Norimberga, non violenta ma necessaria per fare, una volta per tutte, i conti col passato. Senza se e senza ma, senza i distinguo e le partigianerie che hanno buttato questi ultimi vent’anni nel cesso. Avere il coraggio di affrontare in faccia i responsabili di questo crollo. Persone, partiti e pezzi dello Stato. Tutti responsabili della mancata crescita di questa che era una giovane Repubblica. Ordini dello Stato divenuti poteri capaci di togliere autorevolezza a Governi (e quindi al paese che essi rappresentavano) ognitalvolta che questi – nell’alveo di una necessaria riforma dello Stato per renderlo moderno e a passo coi tempi-  abbozzavano qualsiasi idea di riforma. Sia che il Ministro fosse di destra o sinistra. Partiti con responsabilitá importanti che affondano le proprie radici nella nascita stessa di questa stessa repubblica convinti che cambiare nome fosse sufficiente a riacquistare una verginitá perduta, per poi continuare a sbandierare la propria presunta moralitá superiore a quella degli altri.
Uomini, avvoccaticci, azzeccagarbugli, faccendieri capaci di guardare al proprio interesse personale, professionale o intellettuale non avendo la sufficiente intelligenza capace di guardare oltre, al dopo.
Manager di stato, grand commis, funzionari che dall’alto dei loro stipendi affamano il Paese nel nome di una algebrica stabilitá. E infine quei sopravissuti della ‘grande’ rivoluzione morale dello Stivale, politici di terzo e quart’ordine capaci di sopravivvere all’onda d’urto creata dalla caduta dei propri leader per presentarsi come uomini nuovi che avrebbero guidato la rinascita e che invece hanno saputo soltato tirare a campare per restare in sella, ponendosi di traverso a qualsiasi vera e unica grande riforma che questo nostro Stato invocava oramai da tempo.
Una Norimberga non per punire ma solo per capire, non per piegare ma solo per pacificare.

Chi ha ridotto l’Italia così? Facciamo NOME E COGNOME dei responsabili?

Marx ha vinto, il capitalismo è morto (solo in occidente però)



Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini” è una locuzione latina, che tradotta letteralmente, significa «quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini!»
Parafrasando tale espressione e scusandomi per il mio latino maccheronico, potrei dire “quod non fecerunt marxisti fecerunt politici dementes”, riguardo l’argomento – per me tragico – di questo articolo: la distruzione del capitalismo buono. Questo fenomeno è comune a tutto l’Occidente, in particolare quello europeo, ma è in Italia che ha raggiunto inviolate vette di eccellenza.
Chiarisco subito ciò che penso del capitalismo buono: è una cosa meravigliosa. È grazie ad esso, oltre naturalmente ad altre condizioni che ben conosciamo, che l’Occidente ha potuto prosperare e distanziare sensibilmente tutte le altre culture quanto a benessere, tecnologia, diritti, libertà.
La disponibilità di capitale è fondamentale. Occorrono ingenti somme finanziarie per costruire strade, ospedali , scuole, teatri, per mantenere le forze armate, per pagare i politici. Tali risorse provengono dai tributi versati dai cittadini, tributi che saranno tanto più elevati quanto più ricca sarà la società.
Ma oggi ci stiamo fortemente impoverendo, e la colpa non è soltanto dell’euro.
Tra le diverse cause la principale ed allo stesso tempo la più assurda è la volontà di perseguire con tutti i mezzi quell’accumulo di ricchezza che garantirebbe la prosperità di qualunque stato.
In Italia l’attacco ideologico è avvenuto, già nel secondo dopo guerra, dalla sinistra social comunista con il determinante contributo suo braccio secolare, cioè il sindacato, e con la tacita compiacenza di una pusillanime democrazia cristiana che si appellava a strumentali interpretazioni dell’insegnamento evangelico per giustificare l’odio nei confronti dei “padroni”.
A parte poche eccezioni, il sistema industriale italiano è sempre stato costituito da pochissimi gruppi industriali di grandi dimensioni, pochi di medie dimensioni e da una miriade di piccoli e piccolissimi imprenditori ed artigiani nelle cui giugulari il fisco ha sempre affondato i propri vampireschi canini per sovvenzionare le industrie di stato ed alimentare un’insaziabile ed ipertrofica clientela di impiegati statali (che non vanno colpevolizzati in quanto tali, sia chiaro!).
Imposte e sindacato, ecco la miracolosa ricetta per abbattere l’odiato nemico dei lavoratori.
Se nonostante ciò l’Italia reggeva ancora a fatica, ci ha pensato l’euro a dare il colpo di grazia. È stata distrutta la grande industria, parte della media e della piccola, ma soprattutto è stato annientato il capitalismo.
E allora? E allora confidiamo negli investimenti esteri, che però se avessimo un minimo di pudore e coerenza dovremmo rifiutare: infatti, la maggior parte di qui capitali proviene da paesi tutt’altro che democratici, ove i spesso lavoratori sono quasi schiavizzati ed ove non si fa alcun processo a chi accumula denaro.
Qualche esempio?
Poco prima della caduta del governo Monti, l’allora premier fece un viaggio nei paesi del Golfo per incentivare gli investimenti sul nostro suolo. Ora, non so se il professorone sapesse che nei paesi del Golfo non si pagano imposte, che tali stati sono praticamente proprietà privata degli sceicchi che nessuno ha eletto e che colà il rispetto dei diritti umani non è neppure linguisticamente traducibile.
Chi possiede la Wind, terzo gestore di telefonia italiano? Prima un magnate egiziano, proveniente dunque da un paese di endemica povertà. Per lo meno, Sawiris non è islamico. Quindi, la proprietà è passata ad un gruppo russo. Russo!!! Qualcuno per caso ricorda se c’è un qualche storico legame tra Russia e comunismo?
La Cina sta comprando porzioni sempre maggiori di Africa, detiene importanti quote del debito pubblico USA (con cui ricatta l’amministrazione Obama), i suoi miliardari investono in Europa ed in Italia. Ma la Cina non è un paese che tuttora si dichiara comunista?
Potremmo andare avanti per giorni, ma vorrei citare un ultimo caso emblematico: l’acquisto della squadra di calcio Inter da parte di un magnate indonesiano. Non statunitense o russo, ma indonesiano, cioè proveniente da uno degli stati più poveri e mal governati al mondo, ove coscienza vuole che impiegasse le sue ricchezze per migliorare la vita dei suoi concittadini. So che vi importerà poco, ma consentitemi questo sfogo: ero tifoso dell’Inter, ora non me la sento più di regalare il mio coinvolgimento emotivo ad un certo signor Thohir.
Ma torniamo agli stati del Golfo. L’imbecillità dell’Occidente (soprattutto europeo), che ha sempre rifiutato di sviluppare una politica energetica che tendesse all’autosufficienza, compreso l’irresponsabile rifiuto di sicure centrali nucleari, ha fatto sì che ingentissimi capitali si accumulassero nelle zone più problematiche del globo ove, per un tragico scherzo del destino, è presente la maggior concentrazione di idrocarburi del pianeta.
Cosa fanno i vari sceicchi con ciò che hanno guadagnato senza fatica e senza merito? Aiutano i loro fratelli poveri? Soccorrono i migranti in mare? Domande retoriche, risposte scontate.
Mentre i nababbi del Golfo continuano con il loro shopping miliardario in Italia (costa Smeralda, moda, banche, Mediaset, lusso, alberghi), il mondo arabo e mussulmano continua a vivere nella povertà e nel malgoverno, ma al massimo Riad e dintorni erogano solo i fondi per i Fratelli mussulmani e, naturalmente, per le nuove moschee. I palestinesi sono sempre più stretti nei loro campi profughi poiché nessuno dei fratelli ricchi li vuole in casa propria, i somali preferiscono attraversare deserti e mari insidiosi perché dalle parti della Mecca, cioè ad un passo da casa loro, non sono i benvenuti. Però gli sceicchi sono molto sensibili alle ben più fortunate comunità arabe delle banlieu parigine e delle periferie di Mazara del Vallo, a cui mancano solo imam e moschee che i facoltosi sauditi e qwaitiani non lesinano di certo. Che vogliano trasformare quelle comunità islamiche in quinte colonne?
In conclusione, Marx ha vinto, il capitalismo buono di casa nostra è morto. Poiché lo stato non può emettere moneta e neppure incrementare il debito pubblico per acquistare euro, siamo costretti a vendere pezzi d’Italia al miglior offerente. Quando ci va bene (raramente) gli acquirenti sono americani, tedeschi e francesi; quando ci va male (sempre più spesso) sono sceicchi, ex comunisti (russi) e comunisti (cinesi).
Tutto ciò mi sconvolge, come possiamo accettare dall’estero ciò che rifiutiamo da casa nostra? Forse dovrei seriamente studiare sociologia per capire i meccanismi che portano sistematicamente i governi italiani all’imbecillità di massa.

Marx ha vinto, il capitalismo è morto

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Campagnia di raccolta fondi no-profit del Movimento Zeitgeist Italia e Open Source Ecology Italia.
Tutte le donazioni che supereranno la cifra indicata saranno investite in aggiornamenti delle RepRap e/o donate ad altri gruppi cittadini per conseguire il nostro medesimo fine.
Grazie

Descrizione
Proviamo ad immaginare di avere a casa, in ufficio o a scuola un dispositivo tanto rivoluzionario, ecocompatibile, utile nel quotidiano, che permetta di risparmiare e che stimoli la nostra creatività'
Tutti sanno cos'è' una stampante, ma pochissimi sanno che oggi esistono le stampanti 3d, ancora meno che alcune sono Open Source e che oggigiorno i modelli più avanzati di queste stampanti sono arrivati al punto di poter stampare quasi tutto: persino case ed organi umani!

Il Movimento Zeitgeist Italia e Open Source Ecology Italia progettano la costruzione di 2 stampanti 3d Open Source da utilizzare per dimostrazioni in enti pubblici e scuole di Napoli e Milano, al fine di sensibilizzare l' opinione pubblica sulla filosofia Open Source collaborativa.

Una stampante 3d è un macchinario che, strato dopo strato, costruisce la riproduzione di un oggetto in 3 dimensioni attraverso un software;
il modello che realizzeremo si chiama Prusa RepRap, una stampante che non è solo in grado di costruire parti di ricambio e oggetti di uso quotidiano, ma che è in grado di riprodurre anche se stessa!

I vantaggi delle stampanti 3d che possiamo costruire col vostro aiuto sono :
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Karen Hudes si è laureatoa alla Yale Law School e ha lavorato nel dipartimento legale della Banca mondiale per più di 20 anni. Fino a quando non è stata licenziata, per aver rivelato la corruzione all’interno della Banca Mondiale, ha ricoperto la carica di Consulente Senior. Era in una posizione unica per comprendere esattamente come le le elite globali governino il mondo. Le informazioni che si è decisa di rivelare al pubblico sono assolutamente incredibili. Secondo la Hudes, l’élite utilizza un nucleo molto ristretto di istituzioni finanziarie e mega-società per dominare il pianeta. L’obiettivo è il controllo. Vogliono tutti noi cittadini,  schiavi per conseguenza del debito. Vogliono tutti i nostri governi schiavi del debito e vogliono che tutti i nostri politici sia schiavi degli ingenti contributi finanziari che vengono incanalati nelle loro campagne. Dal momento che l’elite è propietario di tutte le grandi aziende dei media, i media mainstream non ci informano sul motivo per cui il nostro sistema finanziario non funziona.
 
Ricordate che colei che ci sta raccontando tutto questo è un avvocato di Yale istruita che ha lavorato all’interno della Banca mondiale per più di due decenni. La seguente sintesi delle sue credenziali provengono direttamente dal suo sito web
Karen Hudes legge studiato alla Yale Law School ed economia presso l’Università di Amsterdam. Ha lavorato negli Stati Uniti Export Import Bank degli Stati Uniti dal 1980-1985 e presso il servizio giuridico della Banca Mondiale 1986-2007. Ha istituito il Comitato Organizzazione non governativa della International Sezione Diritto di American Bar Association e della commissione sul multilateralismo e la responsabilità delle organizzazioni internazionali della filiale americana dell’Associazione di diritto internazionale.
Per la Hudes è molto difficile cercare di esporre il sistema finanziario corrotto che le élite globali stanno usando per controllare la ricchezza del mondo. Durante un’intervista con il New American , ha discusso di come stiamo permettendo a questo gruppo di elite globale di dominare totalmente le risorse del pianeta …
Un ‘pentito’ della Banca Mondiale. E’ una ex Consulente Senior e Karen Hudes, dice che il sistema finanziario globale è dominato da un piccolo gruppo di corrotti. Figure assetate di potere, quest’ultimo centrato attorno alla US Federal Reserve di proprietà privata. Il network della Banca Mondiale ha il controllo dei mezzi di comunicazione e ha i mezzi per coprire i suoi crimini, ha spiegato. In un’intervista con il New American , Hudes ha detto che quando ha cercato di rivelare i più gravi problemi alla Banca Mondiale, è stata licenziata per i suoi sforzi. Ora, insieme ad una rete di informatori, Hudes è decisa a denunciare e porre fine alla corruzione. E lei è sicuro del suo successo.
Citando un esplosivo studio svizzero del 2011 pubblicato sulla rivista  PLoS ONE che parla di una ”rete aziendale di controllo globale,”la Hudes ha sottolineato che un piccolo gruppo di soggetti – per lo più le istituzioni finanziarie e in particolare le banche centrali – esercitano una massiccia quantità di influenza sull’economia internazionale da dietro le quinte. ”Quello che sta realmente accadendo è che le risorse del mondo sono in corso di dominazione da parte di questo gruppo”, ha spiegato, aggiungendo che gli “uomini corrotti” sono riusciti a dominare anche i media.”Si sta permettendo che si comportino in questo mondo, sono stati autorizzati a farlo.”
In precedenza, ho scritto dello studio svizzero che la Hudes menzionato. Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori presso l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia a Zurigo. Hanno studiato i rapporti tra 37 milioni di aziende e investitori di tutto il mondo, e quello che hanno scoperto è che c’è una”super-entità” di sole 147 mega-società molto affiatate che controllano  il 40 per cento di tutta l’economia mondiale

Quando la squadra di studio ha ulteriormente districato la ragnatela delle proprietà, si risale in gran parte ad un “super-entità» di 147 società ancora più strettamente unite. Tutte le loro proprietà sono detenute da altri membri di questa super-entità – che controlla il 40 per cento della ricchezza totale. «In effetti, meno dell’1 per cento delle imprese sono stati in grado di controllare il 40 per cento di tutta la rete”, dice Glattfelder. La maggior parte erano le istituzioni finanziarie. La top 20 include Barclays Bank, JPMorgan Chase & Co e The Goldman Sachs Group.
 
Ma l’élite globale non si limitano a controllare queste mega-società. Secondo la Hudes essi dominano anche le non-elette organizzazioni irresponsabili che controllano le finanze di praticamente ogni nazione sulla faccia del pianeta. La Banca Mondiale, il FMI e le banche centrali come la Federal Reserve che letteralmente controlla la creazione e il flusso di denaro in tutto il mondo.

Al vertice di questo sistema c’è la Banca dei Regolamenti Internazionali. E’ la banca centrale delle banche centrali, e ho postato qui sotto è un video dove si può vedere la Hudes raccontare a Greg Hunter di USAWatchdog.com come segue (In Inglese)
“Non dobbiamo aspettare che qualcuno licenzi la Fed o la Banca dei Regolamenti Internazionali … alcuni Stati hanno già iniziato a riconoscere l’argento e l’oro, i metalli preziosi, come valuta”

La maggior parte delle persone non hanno mai sentito parlare della Banca dei regolamenti internazionali, ma è un organismo estremamente importante. In un precedente articolo , ho descritto come questa “banca centrale del mondo” è letteralmente immune alle leggi di tutti i governi nazionali ..
Un organizzazione internazionale immensamente potente di cui la maggior parte delle persone non ha mai sentito parlare, nel segreto delle sue operazioni controlla l’offerta di moneta in tutto il globo.Si chiama la Banca dei Regolamenti Internazionali, ed è la banca centrale delle banche centrali. Si trova a Basilea, in Svizzera, ma ha anche filiali a Hong Kong e Città del Messico. Si tratta essenzialmente di una banca centrale, non eletta, inattaccabile legalmente, che ha l’immunità totale dalle imposte e dalle leggi nazionali. Anche Wikipedia ammette che “ non è imputabile in nessun modo da parte di alcun governo nazionale.” La Banca dei Regolamenti Internazionali è stata utilizzata per riciclare denaro per i nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma in questi giorni lo scopo principale della BRI è quello diguidare e dirigere il sistema finanziario globale a pianificazione centralizzata. Oggi, 58 banche centrali mondiali appartengono alla BRI ed essa ha molto più potere sull’economia degli Stati Uniti (o di qualsiasi altra economia per questo), rispetto ad un qualunque politico che si esibirà nel corso del prossimo anno. Ogni due mesi, i banchieri centrali di tutto il mondo si riuniscono a Basilea per un altro “Incontro Economico Globale”. Durante queste riunioni, vengono prese decisioni che interessano ogni uomo, donna e bambino sul pianeta, eppure nessuno di noi ha alcuna voce in capitolo rispetto a ciò che accade. La Banca dei Regolamenti Internazionali è un’organizzazione che è stata fondata dall’élite globale e opera per il bene della élite globale, ed è destinato ad essere uno dei pilastri fondamentali del solo sistema economico mondiale emergente.

Questo sistema non è venuto in essere per caso. In realtà, le elite globali hanno sviluppato questo sistema per un tempo molto lungo. In un precedente articolo dal titolo “Chi governa il mondo? prova solida che un nucleo di elitari ricca è tira le fila“, ho inserito una citazione dalla Georgetown University del professore di storia Carroll Quigley da un libro che ha scritto nel 1966 in cui ha discusso i grandi progetti che l’elite aveva per la Banca dei regolamenti internazionali:
[I] l poteri del capitalismo finanziario avevano un altro obiettivo di vasta portata, niente meno che di creare un sistema mondiale di controllo finanziario in mani private capace di dominare il sistema politico di ogni paese e l’economia del mondo nel suo complesso. Questo sistema doveva essere controllato in modo feudale dalle banche centrali del mondo che agiscono di concerto, con accordi segreti arrivati ​​in frequenti incontri privati ​​e nelle conferenze. Il vertice del sistema doveva essere la Banca dei Regolamenti Internazionali a Basilea, in Svizzera, una banca privata posseduta e controllata dalle banche centrali mondiali, esse stesse corporazioni private.
E questo è esattamente quello che abbiamo oggi.

Abbiamo un sistema di “neo-feudalesimo”, in cui ognuno di noi e dei nostri governi nazionali sono ridotti in schiavitù per debiti . Questo sistema è governato dalle banche centrali e dalla Banca dei regolamenti internazionali, e trasferisce sistematicamente la ricchezza del mondo dalle nostre mani, nelle mani dell’élite globale.

Ma la maggior parte delle persone non hanno idea che tutto questo sta accadendo perché l’élite globale controlla ciò che vediamo e ascoltiamo. Oggi, ci sono solo sei società-giganti nel mondo dei media che controllano oltre il 90 per cento delle notizie e di intrattenimento che si guarda in tv nel mondo….

La ‘Snowden’ della Banca Mondiale ci rivela come l’elite globale governa il mondo.

Qualche giorno prima dell’appuntamento annuale che vedrà il 12 e 13 ottobre, nelle piazze italiane, la vendita delle mele per finanziare la ricerca sulla Sclerosi Multipla, giunge la notizia di altri progressi sul campo delle cure alternative.
I ricercatori della Tel Aviv University (TAU) hanno scoperto che alcuni composti, presenti nella pianta di cannabis, potrebbero combattere e impedire l’infiammazione cerebrale e nel midollo spinale, collegata alla Sclerosi Multipla.
Avevamo già parlato di altri studi condotti a Los Angeles, o a Madrid, inerenti l’azione chemioterapica di alcuni elementi presenti nella cannabis e della loro capacità di uccidere le cellule malate, proteggendo quelle sane.
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A Tel Aviv, invece, il team di ricerca ha cercato di capire se le note proprietà antinfiammatoriedi CBD e THC potressero essere applicate anche al trattamento dell’infiammazione associata con la SM. E i risultati dello studio sono stati rincuoranti.
La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria in cui il sistema immunitario attacca il sistema nervoso. Il risultato può essere una debilitazione a livello motorio, fisico e, in alcuni casi, problemi cognitivi. Ancora poco si sa, però, sia su ciò che scatena questa malattia, sia come trattarla.
Secondo Kozela, la dottoressa che assieme ad altri colleghi ha portato avanti lo studio alla Tel Aviv University, “l’infiammazione è parte della risposta immunitaria naturale dell’organismo, ma in casi come la Sclerosi Multipla, sfugge di mano. Il nostro studio esamina come i composti isolati dalla marijuana possono essere utilizzati per regolare l’infiammazione e proteggere il sistema nervoso e le sue funzioni.”
Già in un precedente studio, la dott.ssa Kozela e i suoi colleghi avevano dimostrato che ilcannabidiolo (CBD), un metabolita presente nella cannabis, fosse in grado di trattare i sintomi di malattie simili alla sclerosi multipla, impedendo alle cellule immunitarie di trasformarsi e attaccare le cellule nervose nel midollo spinale.
È proprio da lì che i ricercatori hanno fatto partire le indagini inerenti al nuovo studio, cercando di osservare se le note proprietà antinfiammatorie di CBD e THC (tetraidrocannabinolo), un altro composto abbondantemente presente nella cannabis,  potevano essere applicate anche alle infiammazioni associate alla malattia della Sclerosi Multipla.
risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Pharmacology Neuroimmune, mostrano che le cellule immunitarie implicate nel danneggiamento specifico del cervello e del midollo spinale, sia che venissero trattate con il cannabidiolo che con il tetraidrocannabinolo, producevano meno molecole infiammatorie, in particolare una chiamata interleuchina 17 (o IL-17), in grado di raggiungere e danneggiare il cervello e il midollo spinale.
Secondo i ricercatori, sono sicuramente necessarie ulteriori ricerche per dimostrare l’efficacia dei cannabinoidi nel trattamento della Sclerosi Multipla, ma ci sarebbero comunque motivi di speranza.
Quando viene utilizzata con saggezza, la cannabis ha un potenziale enorme. Stiamo solo cominciando a capire come funziona” ha affermato Kozela.
Ancora oggi, infatti, è difficile far passare per buoni, nell’opinione pubblica, degli studi scientifici che comunque attestino l’effetto curativo dei componenti presenti all’interno della cannabis.
Qualcosa, però, comincia a muoversi.
Il 23 febbraio, ad esempio, è entrato in vigore un decreto (G.U., n. 33 dell’8.2.2013), che inserisce in Tabella II, sez. B, dell’attuale normativa sugli usi terapeutici delle sostanze psicoattive sottoposte a controllo, i “medicinali di origine vegetale a base di cannabis”. Anche se l’Italia continua ad essere molto più indietro di altri Paesi riguardo questa tematica.

Cannabis come cura alla Sclerosi Multipla: la ricerca della Tel Aviv University

La sindrome, o mordo, di Morgellons è una misteriosa malattia che si presenta, generalmente, con disturbi di tipo cutaneo: prurito, sensazione di punture di spillo, fitte improvvise e dolenti, piaghe, eruzioni cutanee permanenti e soprattutto strane fibre filamentose sulla superficie della pelle che, in taluni casi, fuoriescono spontaneamente.
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Molti dei pazienti affetti dal morbo provano una strana sensazione di bruciore diffusa su tutto il corpo, altri parlano di “insetti” che corrono appena sotto la superficie della pelle. Altri, ancora, lamentano dolori muscolo-scheletrici ed una sensazione di affaticamento generale.
Dunque, una sintomatologia complessa e ambigua, tanto da far pensare ad una malattia immaginaria, conseguenza di gravi disturbi di natura psicologica. Infatti, la sindrome sembra avere effetti notevoli sull’emotività e sulla cognizione dei pazienti. Tuttavia, questi effetti potrebbero essere considerati contemporaneamente causa e conseguenza di Morgellons.
La prova concreta che smantella l’ipotesi psicologica viene dalla presenza reale e non fittizia di strane fibre filamentose che fuoriescono dalla cute, molto simili alle fibre di polietilene e granuli neri. Il tutto è reso ancor più strano dal colore delle fibre: Blu.
La sindrome di Morgellons è un mistero, un’incognita che la Scienza non riesce tuttora a spiegare: è un morbo particolare, raro, estremamente ambiguo ed incomprensibile.
Bollato per anni dalla comunità scientifica come una patologia psichiatrica, il Morbo di Morgellons è ora oggetto di studio da parte dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’organo statunitense di ricerca e prevenzione della malattie.
Lo studio, condotto in collaborazione con la divisione di ricerca del consorzio medico “Kaiser Permanente” della California del nord, va a colmare anni di fenomeni di autoaggregazione spontanea di persone colpite dagli stessi sintomi.
La maggior parte dei pazienti, liquidati come matti e accusati di procurarsi da soli le lesioni, si è riunita dal 2002 in una fondazione, la Morgellons Research Foundation, creata da Mary Leitao, che ha anche coniato il nome del morbo su una patologia simile descritta nel 1600.
Il sito della fondazione www.morgellons.org, aperto a tutti coloro che vivono un’ esperienza di Morgellons, conta più di 11.000 iscritti, la maggior parte abitanti in California, Texas e Florida: tutti riportano strani fenomeni della pelle come forte prurito, granuli catramosi e filamenti bluastri, rossi e traslucidi che emergerebbero dalle lesioni.
La statunitense Mary Leitao è stata la prima a trattare il caso. La donna infatti, nel 2001 osservò strani comportamenti nel figlio di 2 anni che cominciò a mostrare piccole piaghe sotto un labbro e avvertendo la presenza di inquietanti insetti che glieli avrebbero causate. La Leitao, ex tecnico di laboratorio, esaminò le piaghe al microscopio, dichiarando la presenza di fibre di vario colore.
È stata proprio lei a codificarne la sintomatologia e a battezzare il morbo con il nome di uno studio risalente al diciassettesimo secolo, in cui si faceva riferimento a un bambino francese affetto dagli stessi disturbi.
Nel sito la signora Leitao descriveva minuziosamente gli inquietanti sintomi della misteriosa malattia e alla fine la comunità medica la accusò di aver costruito una messa in scena. Ma alla intraprendente signora giunsero ben settemila mail di persone che accusavano gli stessi sintomi, dichiarandosi anch’essi malati di Morgellons.
Come riporta il resoconto di agenziastampaitalia.it, una tra le poche persone che hanno esaminato scientificamente il morbo di Moregellons è Randy Wymore, un neuro scienziato del Center for Health Science dell’Università di Oklahoma (sul sito dell’Università è possibile leggere la “sintomatologia ufficiale”). Wymore ha ricevuto da diverse persone dei campioni di fibra fuori uscite dalla loro pelle.
Anche se i campioni presentavano una certa somiglianza tra loro, secondo il parere del neuro scienziato queste non erano paragonabili a nessun’altra fibra sintetica o naturale conosciuta. Wymore, inoltre, chiese alla squadra di polizia forense “Tulsa” di esaminarle.
La squadra ha identificato le strutture chimiche delle fibre e le ha confrontate con la loro banca dati costituita da ben 800 campioni. Le fibre in questione non coincidevano con nessuna di quelle del database, pertanto si è ricorsi alla cromatografia gassosa per compararle con 90.000 composti organici. Anche in questo caso, le fibre non hanno dato riscontri tali da poter coincidere con i composti.
La squadra di polizia è giunta pertanto alla conclusione che le fibre sono “ignote”, fatte di elementi sconosciuti e non certo provenienti da vestiti a stretto contatto con le croste di ferite. Le fibre, infatti, bruciate a 700 gradi, si sono annerite ma non distrutte.
Wymore chiese anche al capo reparto di pediatria dell’ospedale universitario di Oklahoma, Rhonda Casey, di osservare alcuni pazienti. Eseguendo la biopsia delle superfici della pelle lesionate nonché di quelle sane, usando un dermatoscopio, la dottoressa Casey è stata in grado di osservare le fibre sotto la pelle dei malati e di ritrovarle unite sia ai tessuti sani sia a quelli danneggiati, identificando, tra l’altro, la varietà di colori di tali filamenti.
Oltre a ciò, la stessa dottoressa ha riferito il caso di una giovane ragazza con una lesione sulla gamba dalla quale spuntavano fibre nere, confermando l’impossibilità, da una parte della giovane, di essersi cagionata ella stessa una ferita simile. Questi sono alcuni dei casi riscontrati (il maggior numero dei malati è negli Stati Uniti) ma, anche nella nostra nazione, ci sono stati diversi casi che gli esperti riconducono alla Sindrome di Morgellons.


 Scie chimiche sotto accusa
E’ possibile individuare un collegamento tra le controverse scie chimiche e ciò che esse contengono e il morbo di Morgellons? Nuovi studi e analisi di laboratorio hanno consentito di accertare che il morbo è collegato alla presenza nell’organismo di frammenti costituiti da silicone e da fibre di polietilene dei malati. Il polietilene è usato normalmente nell’industria delle fibre ottiche.
A queste conclusioni è giunta la dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa, nell’ottobre del 2006. La ricercatrice precisa che tali materiali sono usati dall’industria delle nano biotecnologie per incapsulare i virus. Questo potrebbe essere l’anello di congiunzione che fa pensare che ciò che cade in cielo e ciò che troviamo in alcuni pazienti trova una corrispondenza chiara ed inequivocabile.
I ricercatori hanno raccolto prove che le scie chimiche contengono non solo germi, ma anche metalli, cellule di sangue, sedativi, sostanze cristalline, sali di bario, e un tipo di fibra di polietilene e silicio (quella di cui parla la Dottoresa Staninger) che si fonde solo oltre i mille gradi F° e altre sostanze tossiche per l’organismo.
Per non parlare di elementi chimici radioattivi e tossici per la salute di tutto il pianeta. Il Morgellons è forse un effetto collaterale di una sperimentazione di massa? Vogliono stordirci? Alterare la nostra fisiologia rendendoci automi che vengono comandati a distanza? Se è così, allora è proprio vero (per quanto non sia una consolazione) che, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Allo stesso modo coloro che, vogliono comandare e soggiogare la popolazione umana non hanno pensato al fatto che il nostro corpo espelle prima o poi tutto ciò che non è organico? O forse (e sarebbe più grave) sanno che noi umani siamo bravi a guardare il dito e non la Luna? In questo caso basterebbe,in realtà, guardare il cielo.

Aumentano i casi di Morgellons, la sindrome da “scie chimiche”

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