Posted by : rico lunedì 19 agosto 2013

 

 


 


Questa volta documenterò le proprietà della Graviola, un frutto che cresce in America Latina e in particolar modo nei pressi della splendida ma tormentata foresta amazzonica (“tormentata” per i vari disboscamenti).
Mi sono subito interessato a questo miracoloso frutto in quanto fino a pochi decenni fa era considerato leggendario per le sue grandi proprietà curative, in quanto ancora poco conosciuto e raro. Ma col diffondersi delle ricerche e dell’uso che se ne fa quasi abitualmente in america latina le cose sono cambiate.
Grazie anche alla tecnologia e a Internet le informazioni arrivano più precise e scavalcando inoltre problemi d’ignoranza e disinformazione dilagante, specialmente quando esistono aziende farmaceutiche senza scrupoli che nascondono le potenti proprietà di questa pianta in quanto risulterebbe grandemente problematica per i loro affari. (così come per le proprietà di altri frutti o piante)
Riporterò ora alcune ricerche effettuate in rete da fonti attendibili riportandone anche i link delle pagine.

Notizie, proprietà della Graviola e scandali senza precedenti.

- Una grande compagnia farmaceutica era quasi riuscita a far passare sotto silenzio una sbalorditiva ricerca su un anti-cancro naturale.
- Alcuni tipi di cancro (colon, seno, prostata,ecc) sconfitti da una miracolosa pianta dell’ Amazzonia di cui si è scoperto essere 10.000 volte più potente di alcuni farmaci chemioterapici.
Da oggi il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza sembrano molto più promettenti che mai. Il merito va ad una pianta che cresce in Amazzonia, nelle foreste pluviali del sud America: la GRAVIOLA (annona muricata). Molto probabilmente fra non molto tempo potremo cambiare opinione sulle possibilità di sconfiggere il cancro. Dagli estratti di questa potente pianta potrà essere possibile:

  • - Sconfiggere il cancro in tutta sicurezza con una terapia completamente naturale che non provoca nausea, perdita di peso e di capelli.
  • - Proteggere il sistema immunitario ed evitare infezioni fatali.
  • - Sentirsi più forti e sani durante tutto il corso del trattamento.
  • - Aumentare la propria energia e migliorare l’aspettativa di vita.
Una grande e conosciuta industria farmaceutica statunitense per più di sette anni ha studiato e testato in laboratorio le proprietà della graviola. Non essendo riuscita a isolare e duplicare in una formula chimica brevettabile i due più potenti componenti della pianta e quindi non potendo trarre grandi profitti dalla vendita di un farmaco, l’azienda ha abbandonato il progetto evitando di rendere pubblico il risultato della ricerca. Siccome per legge non si possono brevettare le sostanze naturali (giustamente, la natura appartiene a tutti, non se ne possono brevettare le meraviglie), uno studio clinico che comporta investimenti per centinaia di migliaia o addirittura milioni di dollari deve avere poi un suo ritorno economico dalla vendita dei prodotti; nessuna casa farmaceutica condurrà mai degli studi su sostanze che poi chiunque potrebbe coltivare o raccogliere per preparare il proprio rimedio personale.
Fortunatamente uno dei ricercatori di quella compagnia, pur condividendone gli obiettivi di profitto, non poteva accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro. Fu così che ascoltando la sua coscienza e rischiando la carriera decise di contattare e informare la Raintree Nutrition, una compagnia statunitense che si dedica alla ricerca, al raccolto e alla riforestazione di piante ed erbe nell’Amazzonia. La sua presidente è riuscita a guarire da una rara forma di leucemia proprio grazie alle piante della foresta pluviale.
Durante le sue ricerche la Raintree Nutrution ha scoperto che anche il NATIONAL CANCER INSTITUTE (NCI) nel 1976 aveva già verificato che gli estratti di questa pianta erano in grado di attaccare e distruggere le cellule maligne del cancro. Questo studio era però stato archiviato come un rapporto interno e mai reso pubblico.
Nonostante queste proprietà siano state scoperte già nel 1976, non è mai stato condotto uno studio su esseri umani, quindi nessuna sperimentazione a doppio cieco e altri test per verificare il valore del trattamento tale da essere pubblicato sulle riviste mediche e quindi universalmente accettato come terapia. In ogni caso, la graviola ha dimostrato di poter distruggere le cellule del cancro in altri 20 studi di laboratorio. Il più recente, condotto dalla Catholic University of South Corea agli inizi del 2001, ha rivelato che due composti estratti dai semi della graviola hanno mostrato una “citotossicità selettiva comparabile all’Adramycin” (un farmaco comunemente usato nella chemioterapia) per le cellule del cancro al colon e al seno, lasciando contemporaneamente intatte le cellule sane, al contrario di quello che si verifica con la chemioterapia.
In un altro studio, pubblicato sul Journal of Natural Products, ha dimostrato che la graviola non è solo confrontabile con l’Adriamicina, ma la supera clamorosamente negli studi di laboratorio. Un composto della pianta ha distrutto selettivamente le cellule cancerose del colon con una potenza 10.000 (diecimila!) volte superiore a quella dell’Adriamicina.
Anche i ricercatori della Purdue University hanno riscontrato che gli estratti delle foglie di graviola hanno eliminato le cellule del cancro in almeno sei tipi di tumore e sono state particolarmente efficaci contro le cellule del cancro alla prostata e del pancreas (!). Secondo un altro studio, sempre della Purdue University, estratti di questa pianta hanno isolato e distrutto le cellule del cancro al polmone.
Quindi, le domande più ovvie saranno: perché sono stati condotti solo studi di laboratorio e non sono state diffuse notizie così incoraggianti? Per il motivo già accennato all’inizio: non essendoci la possibilità di profitti derivanti dalla vendita di un brevetto di un medicinale chimico, nessuna compagnia farmaceutica investirà enormi risorse finanziarie per uno studio appropriato. Purtroppo questa è una realtà comune a gran parte delle terapie naturali.
Incoraggiata da questi test di laboratorio, la Rain Tree Nutrition ha condotto ulteriori ricerche, anche con l’aiuto delle tribù dell’Amazzonia, per raccogliere e far riprodurre questa pianta. Oltre ad aver reso disponibile un preparato contenente la sola graviola, questa azienda ha sviluppato un prodotto chiamato N-TENSE che contiene il 50% di graviola ed il restante 50% una miscela di sei erbe con riconosciute proprietà anticancro: Bitter melon (Mormodica charantia), Esphinheira Santa (Maytenus illicifolia), Mullaca (Physalis angulata), Vassourinha (Scoparia dulcis), Mutamba (Guazuma ulmifolia), Cat’s Claw – Unghia di gatto (Uncaria tomentosa).
Purtroppo finora sono stati pochi i medici e pazienti negli USA (pochissimi in Europa) che hanno usato la graviola o il composto messo a punto dalla Rain Tree Nutrition per combattere il cancro. In ogni caso, secondo le testimonianze pervenute alla Rain Tree Nutrition e al distributore italiano, i primi risultati sembrano particolarmente incoraggianti.
Mentre la gran parte delle ricerche sulla graviola sono focalizate sulle sue capacità anticancro, la pianta è usata da secoli dalla medicina popolare del Sud America per trattare un sorprendente numero di disturbi fra i quali:
ansia, ipertensione, influenza, tigna, scorbuto, malaria, eruzioni cutanee, nevralgia, dissenteria, artriti e reumatismi, palpitazioni, nervosismo, insonnia, diarrea, febbre, nausea, foruncoli, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera.

Non ci sono dubbi che un ammalato di cancro dovrebbe poter conoscere tutte le opzioni di trattamento disponibili. La graviola potrebbe fornire l’aiuto necessario e forse determinante per sconfiggere la malattia, oltretutto, essendone stata riscontrata l’assoluta assenza di tossicità, senza sopportare i pesanti effetti collaterali provocati dai vari trattamenti farmacologici.

(L’articolo qui sopra è stato riportato sul sito di LaLeva.cc e a sua volta concesso da NaturMedica.com)

Origine e diffusione

La pianta è ufficialmente riconosciuta e più diffusa in America Latina, tuttavia la pianta sembra originaria delle Antille, ma già ai tempi dell’arrivo dei primi coloni spagnoli era diffuso in tutto il Tropico americano. In breve tempo si diffuse anche in Asia meridionale dove il frutto è coltivato e frequente nei mercati. Su scala limitata si trova anche al nord dell’Australia e pochi esemplari nel sud della Florida. (tratto da Wikipedia)

Altre informazioni

Da Blog Chatta una ricerca completa sulle proprietà e sulle ricerche effettuate. Riporteremo solo alcuni trafiletti in quanto l’articolo originale è molto lungo.
DESCRIZIONE
- Proprietà/azione: antibatterico, anticancro, antiparassitario, antispastico, antitumorale, antidepressivo,antispasmodico, astringente, citotossico, febbrifugo, insetticida, ipotensivo, nervino, pettorale, piscicida, sedativo, stomachico, vasodilatatore, vermifugo.
- Fitochimica: Acetaldehyde, Amyl-caproate, Amyloid, Annonain, Anomuricine, Anomuricinine, Anomurine, Anonol, Atherosperminine, Beta-sitosterol, Campesterol, Cellobiose, Citric-acid, Citrulline, Coclaurine, Coreximine, Dextrose, Ethanol, Folacin, Fructose, Gaba, Galactomannan, Geranyl-caproate Glucose, HCN, Isocitric-acid, Lignoceric-acid, Malic-acid, Manganese, Mericyl-alcohol, Methanol, Methyl-hex-2-enoate, Methyl-hexanoate, Muricine, Muricinine, Muricapentocin, Muricoreacin, Myristic-acid, P-coumaric-acid, Paraffin, Potassium-chloride, Procyanidin, Reticuline, Scyllitol, Stearic-acid, Stepharine, Stigmasterol, Sucrose, Tannin, Xylosyl-cellulose
- Uso tradizionale: mezza tazza di un decotto da infusione di foglie o di scorza 1-3 volte al giorno o 1-3 ml di tintura 4:1 due volte al giorno oppure 2-5 gr di polvere di foglie in tavolette o capsule due volte al giorno.
La graviola è un piccolo albero sempreverde a sviluppo verticale che cresce fino ad altezze di 5-6 metri con grandi foglie lucide verde scuro. E’ nativa della maggior parte delle calde aree tropicali del Sud e Nord America, inclusa l’Amazzonia. Produce un grande frutto commestibile a forma di cuore dal colore giallo-verde e bianco. Il frutto è venduto nei mercati locali col nome di Guanabana o Cherimoya Brasilano ed è eccellente per preparare bevande o sorbetti e, nonostante sia leggermente aspro-acido, può essere mangiato crudo.
Nelle zone tropicali tutte le parti della graviola sono utilizzate dalla medicina naturale, incluse la corteccia, le foglie, le radici, il frutto e i semi. Ad ogni parte dell’albero sono state attribuite diverse proprietà e usi. Di solito il frutto e il suo succo è utilizzato per vermi e parassiti, per diminuire la febbre, per aumentare la quantità di latte delle mamme dopo il parto (lattogogo) e come astringente per diarrea e dissenteria. I semi triturati sono usati come vermifugo, antielmintico contro parassiti e vermi interni od esterni. La corteccia, le foglie e le radici sono considerati sedative, antispasmodiche, ipotensive e nervine, per questi scopi vengono preparati dei thé.
La graviola ha una ricca lunga storia di utilizzo nella medicina erboristica come pure un uso che si è tramandato per generazioni da parte degli indigeni. Nelle Ande del Perù, il tè ricavato dalle foglie è usato per catarro e i semi triturati per eliminare i parassiti. Nella foresta amazzonica la corteccia, le radici e le foglie sono utilizzate per il diabete e come sedativo e antispasmodico. Le tribù indigene della Guyana utilizzano il tè prodotto con le foglie e/o la corteccia come sedativo e tonico cardiaco. Nell’Amazzonia brasiliana il tè dalle foglie è usato per problemi al fegato mentre l’olio delle foglie e del frutto acerbo è mescolato con l’olio di oliva per essere usato esternamente per nevralgie, reumatismi e dolore da artriti. In Jamaica, Haiti e Indie Occidentali, il frutto e/o il suo succo sono usati per febbre, parassiti, diarrea e come lattagogo mentre le radici o le foglie sono usate come antispasmodico, sedativo e nervino per problemi cardiaci, tosse, influenza, parto difficile, asma, astenia, ipertensione e parassiti.
Nella graviola sono stati trovati molti composti bioattivi frutto di ricerche effettuate da scienziati sin dagli anni ’40. Molti degli usi nella medicina naturale sono stati confermati da queste ricerche scientifiche. I primi studi risalgono al periodo 1941-1962. Alcuni studi su animali condotti da diversi ricercatori hanno dimostrato che sia la corteccia che le foglie hanno attività ipotensive, antispasmodiche, rilassanti dei muscoli lisci e cardio depressive. Nel 1991 alcuni ricercatori hanno confermato le proprietà ipotensive della graviola nei ratti. Molti altri studi durante gli anni hanno dimostrato che le foglie, la corteccia, le radici, lo stelo e gli estratti dei semi possono agire come antibatterico (in vitro) contro numerosi agenti patogeni mentre la corteccia ha anche proprietà funghicide. In uno studio del 1991 i semi di graviola hanno evidenziato proprietà antiparassitarie; l’estratto delle foglie ha mostrato proprietà funghicide. Secondo uno studio del 1940 le foglie, le radici e in particolare i semi, hanno dimostrato forti caratteristiche insetticide. In un recente studio del 1997 su animali, sono stati scoperti nuovi alcaloidi nel frutto della graviola con effetti antidepressivi.

Ricerche del National Cancer Institute (USA)

Nel 1976, in un programma di tests su piante da parte del National Cancer Institute (USA), le foglie e lo stelo della graviola hanno mostrato un’attiva citotossicità (proprietà di danneggiare cellule o distruggere cellule caratteristiche di alcune sostanze o cellule) contro cellule cancerose e i ricercatori stanno continuando le ricerche fin da allora. La maggior parte delle ricerche sulla graviola si sono concentrate su un nuovo gruppo di composti chiamati annnonacee acetogenine. Le potenti capacità antitumorali, come pesticida e/o insetticida di queste annonacee acetogenine sono stare registrate e brevettate. La graviola produce questi composti naturali nelle foglie, nella corteccia e nei rami di cui sono state dimostrate le forti proprietà antitumorali e pesticide.
Tre studi di laboratorio separati sul loro meccanismo d’azione hanno determinato che le acetogenine sono degli stupendi inibitori del Complesso I (NADH – ubichinone reduttasi) nel sistema di trasporto degli elettroni nella membrana mitocondriale per diversi organismi, inclusi i tumori. Ricerche su varie specie di piante Annonacee hanno fatto emergere molte atogenine estremamente potenti. Molte hanno una citotossicità con valori di ED50 (dose efficace mediana) di circa 10-9 ug/ml.
Altri componenti attivi dalla graviola e di altre piante annonacee sono state sottoposti al NIH (National Institute of Health) dalla Purdue University come possibile protezione anti-AIDS e questo lavoro è continuato con diverse altre piante della stessa famiglia. Finora lo staff della Purdue ha registrato almeno 9 brevetti in America e internazionali sulle loro ricerche relative all’uso e alle proprietà antitumorali e insetticida di queste acetogenine. Tre diversi gruppi di ricerca hanno isolato nuovi composti nei semi e nelle foglie della graviola che hanno dimostrato significative proprietà antitumorali, anticancro e una tossicità selettiva contro vari tipi di cellule cancerose ed hanno pubblicato le loro scoperte in otto studi clinici. Uno studio alla Catholic University of South Corea ha dimostrato che un’atogenina della graviola è selettivamente citotossica nel caso di adenocarcinoma del colon; questo studio ha dimostrato la potenza di 10.000 volte superiore all’adriamicina (un farmaco chemioterapico). La ricerca sugli effetti della graviola sul cancro stanno proseguendo e quattro nuovi studi sono stati pubblicati nel 1998 i quali delimitano gli specifici fitochimici che stanno dimostrando le più potenti proprietà anticancro e antivirali.

Etnobotanica: usi nel mondo

Bahamas: colpi di freddo, febbre, influenza, nervosismo, palpitazioni, eruzioni, sedativo, malattie della pelle.
Brasile: analgesico, febbre, nevralgia, parassiti, reumatismi
Curacao: parto, cistifellea, nervosismo, sedativo del parto, tè, tranquillante
Altre regioni: analgesico, artriti, asma, astringente, antinfiammatorio, dissenteria, febbrifugo, insetticida, cianosi, reni, lattagogo, malaria, pettorale, piscicida, scorbuto, stomaco
Haiti: astenia, cataplasmi, cicatrizzante, tosse, diarrea, emetico, influenza, pediculicida, pellagra, sonnifero, piaghe, spasmi, stomachico
Jamaica: antispasmodico, diuretico, febbre, lattagogo, vermifugo
Malesia: foruncoli, tosse, dermatosi, reumatismi
Messico: astringente, diarrea, dissenteria, febbre, pettorale, tigna, scorbuto
Panama: antielmintico, diarrea, disenteria dispepsia, ulcera (stomaco), reni, piscicida, vermifuga
Trinidad: depurativo, sincope, influenza, ipertensione, galattogogo, ipertensione, insonnia, palpitazioni, tigna
Venezuela: problemi biliari, diarrea
Indie Occidentali: parto, diarrea, ipertensione, lattagogo, vermi

Eventuali e presunte controindicazioni

La graviola ha una dimostrata attività di stimolante uterino in studi su animali (topi) e quindi dovrebbe essere evitata durante la gravidanza.
Ha provate capacità come ipotensivo, vasodilatatatore e cardiodepressivo.

Composizione in 100 gr di polpa

- Umidità: 83%
- Calorie: 55
- Proteine: 1 gr
- Grassi: 9 gr
- Carboidrati: 14,6 gr
- Fibre: 8 gr
- Calcio: 10,3 mg
- Ferro: 64 mg
- Fosforo: 27,7 mg
- Vitamina A: 11 mg
- Thiamine 1,3 mg
- Riboflavina: 3,96
- Vitamina C: 65 mg
- PH 17%
- (Niacin): 13,15
- (Brix): 11

Altre notizie

Oggi, il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza è più che una promessa.
C’è un albero guaritore che cresce nel profondo della foresta pluviale dell’ Amazzonia nel Sud America, che potrebbe letteralmente cambiare te, il tuo medico, e la possibilità che rimane al mondo di credere alla cura del cancro. Dagli estratti di questa potente pianta, ora può essere possibile:
- vincere il cancro sicuramente e definitivamente con una terapia tutta naturale che non causa
nausea, perdita di peso, e perdita di capelli,
- proteggere il tuo sistema immunitario ed eludere le infezioni mortali,
- trovare forza e vitalità nel corso del trattamento,
- rinforzare la tua energia e migliorare il vostro modo di vedere la vita.
Da una serie di comunicazioni confidenziali coinvolgenti un ricercatore di una delle più grandi società farmaceutiche americane, questo antico albero dalle proprietà anticancerogene è venuto recentemente alla luce.
Malgrado non sia stato ancora testato sull’ uomo, l’ albero è stato studiato in più di 20 laboratori di analisi sin dal 1970, ed hanno dimostrato che:
- effettivamente individua ed uccide le cellule maligne in 12 differenti tipi di cancro, incluso quello del colon, del seno, della prostata, dei polmoni e del pancreas
- è 10.000 volte più potente nell’ uccidere le cellule del cancro del colon dell’ Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia
- selettivamente abbatte ed uccide le cellule cancerogene senza danneggiare le cellule sane, cosa che fa la chemioterapia.

Perché questa pianta viene tenuta nascosta al mondo intero?

- Perché allora non vengono esaltati i benefici di questo trattamento nelle pubblicazioni sulla salute?
- Perché non è stato fatto nulla dalla comunità della medicina naturale?
- E, anche se fosse solo la metà della promessa o come sembra essere, perché tutti gli oncologhi presso i maggiori ospedali non insistono a farlo usare a tutti i pazienti?
- Specialmente quando si considera che sono state fatte sin dagli inizi del 1990, ricerche indipendenti su larga scala, incluse le ricerche di una delle primarie società farmaceutiche e dell’ Istituto Nazionale del Cancro, sull’albero i cui estratti farmaceutici attaccano e distruggono le cellule cancerogene con letale precisione.
La risposta a queste difficili domande si può soltanto dare narrando una storia sconvolgente, da noi scoperta recentemente. Più che altro abbiamo riportato quest’ anno come, la storia di questo trattamento contro il cancro, rinforzi la necessità di gruppi come l’HSI e illustra come facilmente le nostre scelte per trattamenti medici sono controllate dal denaro e dal potere.

La Graviola combatte molto più che il cancro

Per quanto la ricerca sulla Graviola sia focalizzata sui suoi effetti di combattente del cancro,la pianta è stata usata da secoli dagli uomini della medicina del Sud America per curare uno strabiliante numero di indisposizioni, inclusi:
- ipertensione – tricofizia (una malattia della pelle)
- influenza, scorbuto, congestioni, malaria, nevralgia,
- dissenteria, artrite, palpitazioni, reumatismi, irritabilità,
- pressione alta, insonnia, diarrea, febbre, nausea,
- vampate, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera……. e tanto altro!

Conclusioni

Sia che abbiate fede oppure no ancora una volta è stato dimostrato il grande potere che Dio manifesta nella Sua creazione, è una realtà che non è possibile negare, nè tantomeno dai più scettici in quanto gli scettici stessi danno prova solo d’ignoranza.
I fatti sono innegabili e le cure tradizionali sono fortemente messe in discussione in quanto tutto è diventato un business e una scusa per fare soldi sulle nostre stesse spalle, a discapito quindi della nostra salute.
Numerosi casi di malasanità sono state registrate negli ultimi tempi, specialmente in Italia. Se tutti noi ci rendiamo conto di quanto veniamo presi in giro ogni giorno da medici e aziende farmaceutiche possiamo quindi trarre facilmente le conclusioni che siamo in mezzo a un gioco di potere e di denaro senza scrupoli.
Avete presente le famose pubblicità sulla ricerca di fondi sullo studio delle malattie? Tanto per fare un esempio: la ricerca contro la sclerosi multipla. La cura ad esempio è già stata trovata e sperimentata ma non viene resa pubblica perché la comunità scentifica ritiene determinate terapie (a loro giudizio) non accettata oppure ancora in fase sperimentale.
Sono tutte scuse, le cure ci sono già, sono state scoperte e spesso la natura risponde ad ogni nostra esigenza salutare, purtroppo però ci si mette sempre di mezzo l’ignoranza e i giochi di potere e di denaro.
Anche le numerose ricerche sul cancro sono spesso inutili e dispendiose in quanto in natura abbiamo già la risposta. Ma ancora una volta abbiamo compreso la natura perversa e malvagia di questo mondo pieno di persone senza scrupoli a cui non importa minimamente la salute e la felicità della gente comune.
L’Aloe Vera (di cui ho già parlato e documentato) e la Graviola hanno già il grande potere di abbattere svariati tipi di malattie e senza nessuna controindicazione!
Ci si mette di mezzo anche la scusa che la gente non vuole curarsi con metodi naturali in quanto la buttano sempre sulla questione finanziaria ma non esitano a non farsi mai mancare i loro vizi, i loro capricci e costose automobili che cambiano abitualmente ogni 2 anni con la scusa che si svaluta. (alla faccia della crisi)
Quindi sostengono che i medicinali non li pagano, spesso è una cosa non vera perché in un modo o nell’altro si paga sempre la cura coi medicinali tradizionali pieni di controindicazioni.
In rete abbiamo trovato sul sito di NegozioBonsai.it i semi di Graviola, che però bisogna tenere conto che è coltivabile in Italia solo nelle regioni meridionali a causa del clima in quanto la pianta teme il freddo. Per godere dei frutti miracolosi bisogna attendere almeno dai 3 ai 5 anni che la pianta diventi quindi matura.
Ma una volta che avremo la nostra pianta di Graviola sarà la nostra fonte preziosissima per il nostro benessere, quindi è facile anche concludere che tale pianta può anche salvarci la vita!
Per mangiare il frutto originale conviene farsi un giro direttamente in Brasile oppure attendere di trovare in rete chi possiede questi frutti in Italia e li coltiva e che ne permette la vendita.
Non appena troverò in rete coloro che vendono il frutto originale ve lo notificherò aggiornando questo articolo e riportando la notizia dei fornitori sulla pagina Facebook che ben conoscete.
Concludo l’articolo con un breve filmato che testimonia la popolarità e gli appelli in rete su questo meraviglioso frutto che il grande Creatore ci ha dato. Ed è proprio il caso di dire:

Graviola - 60 Capsule Voto medio su 1 recensioni: Buono

 


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