Posted by : rico mercoledì 12 giugno 2013


Minorenne, stupra una ragazzina di 15 anni con l’aiuto della squadra di football, pubblicando poi il tutto su Instantgram, facebook e twitter: un anno, forse due, di carcere.
AnonymousMaggiorenne, indossa la maschera di Anonymous, buca il sito degli stupratori, minaccia di rendere pubblici numeri di assistenza previdenziale se non vanno a costituirsi e a scusarsi con la suddetta ragazzina: dieci anni.
No, non siamo in Italia. Nemmeno in qualche dittatura dall’altra parte del mondo: quanto descritto rischia di accadere negli Stati Uniti d’America, dove l’hacking è considerato il peggior reato.
Deric Lostutter, conosciuto anche con il nome di KYAnonymous, aveva letto dello stupro sul New York Times, ma è stato un messaggio su Twitter da un’amica blogger, Michelle McKee, a spingerlo ad agire, vicino da sempre alle vittime di bullismo: ha bucato il sito della squadra, i Rod Red Roll, minacciando di denunciarli tutti, in barba al fatto che Steubenville è una cittadina piccola dell’Ohio, troppo forse per far fronte a uno scandalo simile. L’uomo nel video ha detto “Hanno cercato di far passare la notizia in sordina e proteggere i giocatori, ma ora avete gli occhi puntati addosso”, facendo poi seguire l’elenco dei nomi dei ragazzi.
La successiva ammissione di Deric come giustiziere mascherato gli potrebbe costare molto cara: è il sito Mother Jones, in un’intervista esclusiva con Lostutter, a renderlo noto. Difficile non pensare in questo momento ad Aaron Swartz, il guru informatico suicidatosi dopo una probabile condanna a 50 anni di carcere per aver pubblicato articoli accademici da un database a pagamento. La colpa sta nell’emendamento del 1986 alla legge americana, il Computer Fraud and Abuse Act (CFA).
Zoe Lofgren, autrice del disegno di legge per la “Aaron’s law”, la proposta di modifica di statuto anti-hacking, ha dichiarato: “Dobbiamo evitare che ciò che è successo ad Aaron accada ad altri utenti di  internet.” Gregory Ferenstein di Techcrunch, blog statunitense che si occupa di tecnologia e informatica,  ha aggiunto: “Anche se gli atti erano illegali, è difficile vedere cosa Lostutter abbia fatto di sbagliato. È una vergogna: i tribunali potrebbero condannarlo con una pena che tratta il suo attivismo informatico peggio della violenza sessuale!”
Dall’intervista a Deric Lostutter, apprendiamo che ha 26 anni, è un consulente informatico aziendale e che si è avvicinato al gruppo Knightsec di Anonymous dopo aver visto il documentario “We are the legion.” Si è riconosciuto nell’impegno del gruppo per la trasparenza degli atti di governo “Questo sono io”, ha detto. “Era tutto ciò che predicavo da sempre e quando ho scoperto che c’erano delle persone impegnate per realizzare i miei ideali, ho deciso di voler far parte del movimento”.
L’ideale tuttavia non gli ha evitato il trattamento da terrorista da parte dell’FBI, come racconta Deric sul suo blog: “Erano una dozzina. Gli agenti dell’FBI mi hanno aggredito, dopo essere saltati fuori dal camion con tenuta antisommossa e fucili d’assalto M-16 puntati direttamente verso la mia testa.” Forse perché chi denuncia è davvero “pericoloso”, a pensarci bene.

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